Introduzione
Negli ultimi anni le community tech sono esplose. Gruppi, server, canali, forum, community “ufficiali”: ce n’è per ogni linguaggio, framework, ruolo o tendenza. Eppure, se sei un CTO o un Tech Leader, probabilmente avrai la stessa sensazione che avevo io qualche anno fa: tante parole, poca sostanza.
Molte community hanno perso credibilità perché non sono più luoghi di confronto, ma di autopromozione. Gli argomenti più discussi non sono come guidare un team, gestire un budget o bilanciare innovazione e delivery, ma quale tool usare o quale tecnologia è “migliore”.
Nel frattempo, chi guida la tecnologia nelle aziende è rimasto senza un punto di riferimento vero.
È da questo vuoto che è nata CTO Mastermind, e il motivo per cui continua a essere diversa.
Il problema delle community tech di oggi
1. Troppe parole, poca esperienza
Gran parte delle community tech è popolata da persone che parlano di tecnologia ma non la governano.
Molti membri sono junior o mid-level, spesso molto competenti tecnicamente, ma lontani dalle sfide decisionali di un CTO o Head of Engineering. Così le discussioni diventano verticali, tecnicistiche, frammentate e finiscono per non rispondere mai alla vera domanda: “Come porto risultati al business attraverso la tecnologia?”
2. Le community brandizzate
Altre community nascono per scopi commerciali: vendor, software house, startup, persino influencer tech. Tutto legittimo, ma c’è un problema: la conversazione è filtrata. Si parla di ciò che conviene al brand, non di ciò che serve davvero ai professionisti.
Le community smettono di essere spazi neutrali e diventano strumenti di marketing travestiti da network professionali.
3. La fine del confronto tra pari
Un CTO non può parlare apertamente di budget, strategie o errori in un gruppo dove ci sono prospect, fornitori o recruiter in ascolto.
Manca uno spazio sicuro tra pari, dove poter dire “questa decisione l’ho sbagliata” e trasformarla in una lezione utile per altri.
Il punto di partenza di CTO Mastermind
CTO Mastermind è nata per risolvere tutto questo.
Non come iniziativa di un’azienda, ma da un bisogno reale: quello di un CTO che si sentiva solo nel prendere decisioni complesse e ha deciso di creare un luogo dove confrontarsi con altri che vivevano le stesse sfide.
Da lì è partito un podcast, nato per condividere esperienze concrete di leadership tecnologica. Gli ascoltatori si sono trasformati nei primi membri di un gruppo su Facebook, poi in una community su Slack, e infine in un ecosistema completo che unisce eventi, contenuti e mentorship.
L’obiettivo non è mai cambiato: creare una rete indipendente di Tech Leader che si confrontano in modo autentico, senza filtri, senza secondi fini, e con una regola chiara: solo esperienze vere.
Cosa rende CTO Mastermind diversa
1. È una community di Tech Leader, non per Tech Leader
Molte community “dedicate ai CTO” sono in realtà gestite da consulenti, agenzie o marketer che osservano il mondo tech dall’esterno.
CTO Mastermind, invece, è creata da CTO e Tech Leader che vivono quotidianamente i problemi di cui si parla.
Non osservatori, ma protagonisti.
2. È indipendente
Nessun brand, vendor o sponsor detta l’agenda. Gli argomenti nascono dai membri stessi: discussioni spontanee, esperienze condivise, casi reali.
È una community dove puoi parlare di scelte difficili, di errori, di politiche interne, di come gestire la pressione o far crescere il team, senza dover preoccuparti di “come apparirà”.
3. È selettiva per valore
CTO Mastermind non punta ai numeri.
Non è aperta a chiunque, ma a chi ha responsabilità dirette nella tecnologia: CTO, VP Engineering, Head of Product/Tech, Engineering Manager e simili.
Questo filtro mantiene alto il livello delle discussioni e la qualità dei contributi.
4. È un ecosistema, non solo un gruppo
Attorno alla community è nato un ecosistema completo:
- Pionieri del Tech, il podcast dove i CTO raccontano le loro esperienze nella rubrica The CTO Show;
- Tech 360, il magazine che raccoglie articoli e analisi nati dal confronto interno;
- CTO Meet, eventi dove i membri si incontrano di persona per discutere i temi più attuali.
Tutto parte dalla community, ma ogni iniziativa serve a moltiplicarne l’impatto.
Il valore della credibilità
La credibilità non si dichiara, si costruisce.
CTO Mastermind è credibile perché ogni discussione parte da un principio semplice: se non l’hai vissuto, non insegnarlo.
Chi parla lo fa per esperienza, non per visibilità.
Chi ascolta lo fa per crescere, non per giudicare.
In un’epoca in cui chiunque può aprire un gruppo e autoproclamarsi esperto, questa è la differenza che fa la differenza.
Conclusione
Le community tech credibili non sono scomparse: semplicemente, si sono rarefatte. Ma quando un gruppo di professionisti decide di tornare a condividere esperienza reale, senza ego e senza scopi commerciali, può nascere qualcosa che dura.
CTO Mastermind è la prova.
Un luogo dove i Tech Leader italiani si confrontano come pari, dove la tecnologia è un mezzo e non un fine, e dove la condivisione torna ad avere un valore vero.
Se cerchi un confronto autentico tra chi vive la tecnologia da dentro, non chi la commenta da fuori, entra in CTO Mastermind e scopri la differenza tra una community per i CTO e una community dei CTO.

